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Software gestionali e fatturazione elettronica: il punto di AssoSoftware

Pubblicato il 15 febbraio 2022

Norme e Tributi Plus Fisco approfondisce il tema delle dichiarazioni d’intento e dell’individuazione di data ed estremi per l’e-fattura.

“Tra le indicazioni contenute nelle specifiche tecniche della fatturazione elettronica, versione 1.6.4, approvate con il provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 23 dicembre 2021, protocollo 374343 e utilizzabili dal 1° gennaio 2022, va posta attenzione all’utilizzo della codifica «Intento» all’interno dell’elemento «TipoDato».
In particolare, tale codifica deve essere utilizzata per riportare in fattura il riferimento che l’operazione è non imponibile, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera c), del Dpr 633/1972, in quanto effettuata in qualità di fornitore di un esportatore abituale”. (approfondisci in Norme e Tributi Plus Fisco: clicca qui)

La posizione di AssoSoftware

“In questo caso le attuali specifiche tecniche sottostanno alle regole imposte dalla normativa Iva, che prevedono che in fattura sia fornita l’indicazione degli estremi delle dichiarazioni d’intento utilizzate per applicare la non imponibilità Iva, ma non obbligano necessariamente a fornire un puntuale collegamento tra ciascun rigo presente nel corpo della fattura e la dichiarazione d’intento utilizzata.

Anche perché il controllo andrebbe forse effettuato a livello di riepilogo, piuttosto che sul corpo. Quindi, al momento e in attesa chiaramente di eventuali nuove regole tecniche, i software gestionali, sulla base delle attuali specifiche tecniche, possono fruire di una certa libertà di esposizione degli estremi delle dichiarazioni d’intento nella fattura elettronica, purché siano rispettate le regole Iva”.

 

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