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Operazioni inesistenti: il contribuente non ha i poteri di controllo dell’A.F.
Pubblicato il 6 giugno 2024
In tema di operazioni soggettivamente inesistenti l’Ente impositore deve provare la consapevolezza della frode da parte del contribuente. Quest’ultimo, laddove tale onus probandi sia stato assolto, sarà tenuto unicamente a dimostrare di aver adoperato la massima diligenza esigibile da un operatore accorto, non potendo certo esperire gli accertamenti normalmente posti in essere dall’Amministrazione finanziaria. Questo perché il contribuente non ha i medesimi poteri di indagine del fisco.
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