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Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: profili civilistici e aziendalistici

Pubblicato il 18 luglio 2023

Il documento “Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: profili civilistici e aziendalistici del CNDCEC, in collaborazione con le due Fondazioni nazionali della categoria (Ricerca e Formazione) effettua una disamina aggiornata della normativa vigente relativa alla istituzione di assetti organizzativi, amministrativi e contabili per le imprese che operano in forma societaria o collettiva, nonché delle “misure” previste per gli imprenditori individuali. Il decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, ha significativamente modificato l’art. 2086, secondo comma, c.c. e previsto l’art. 3 così da rendere doverosa per ogni impresa l’istituzione di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa, ovvero di misure idonee, in grado di rilevare tempestivamente lo stato di crisi.

Come sottolineato nella prefazione dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, “tra i temi di attualità nella stagione della nuova disciplina della crisi di impresa, quello degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati è al centro del dibattito di aziendalisti e giuristi”. “E’ evidente – aggiunge – la centralità delle tematiche trattate nel documento, che necessariamente ineriscono ad aspetti che coinvolgono, oltre alle competenze del giurista, impegnato a definire i ruoli e le correlate responsabilità dell’imprenditore e degli organi sociali, quelle dell’esperto nelle scienze economiche – aziendali chiamato a “disegnare” il concreto contenuto degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili nell’ambito della funzione consulenziale che svolge a supporto dell’impresa. Si profila la necessità di creare e diffondere una cultura che privilegi la cosiddetta procedimentalizzazione dell’organizzazione dell’attività di impresa per garantire la continuità aziendale e, in tale ambito, un importante ruolo propositivo e costruttivo potrà essere svolto dai commercialisti”.

Il documento propone una disamina aggiornata della normativa vigente relativa alle imprese che operano in forma societaria o collettiva, nonché delle misure previste per gli imprenditori individuali. La prima parte dell’elaborato si focalizza sugli aspetti civilistici della materia, esaminati anche alla luce di recenti pronunce che hanno sottolineato la necessità di definire un’appropriata struttura organizzativa, di attivare procedure formalizzate e dotarsi di flussi informativi e strumenti contabili che, adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa, possano anche consentire la rilevazione tempestiva della crisi di impresa. La seconda parte sviluppa queste tematiche sotto una prospettiva di tipo aziendalistico, fornendo indicazioni e spunti per la realizzazione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, facendo riferimento ai principali framework in materia di risk management, corporate governance e gestione delle risorse finanziarie.

“Questo documento, di inquadramento teorico – anticipa Moro – sarà successivamente integrato attraverso la pubblicazione di un ulteriore elaborato dedicato alla definizione di opportuni strumenti operativi (incluse alcune check-list) che potranno supportare l’imprenditore, l’organo di controllo e il professionista nella valutazione dell’adeguatezza delle misure e degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili”.

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