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Responsabilità 231 e reati commessi con moneta elettronica
Pubblicato il 7 febbraio 2022
Le frodi effettuate con criptovalute sono state inserite nell’elenco 231 dal Dlgs 184/2021 (Attuazione della direttiva (UE) 2019/713 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, relativa alla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti e che sostituisce la decisione quadro 2001/413/GAI del Consiglio, GU Serie Generale n.284 del 29-11-2021 – Suppl. Ordinario n. 40)
I modelli vanno integrati con una parte specifica dedicata ai nuovi delitti.
Per adeguarsi alle nuove regole, società ed enti dovranno:
- svolgere, a scopo preventivo, attività di analisi dei rischi volte a verificare la rilevanza dei nuovi reati rispetto all’operatività aziendale e alle attività svolte.
- aggiornare i Modelli 231, redigendo una parte speciale dedicata ai delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti e contenente appositi protocolli volti a prevenirne la commissione.
- predisporre e implementare procedure aziendali volte a presidiare attività a rischio di commissione dei reati in questione come, ad esempio, procedure che regolano l’assegnazione e l’utilizzo di carte di credito o debito aziendali.
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